Domenica 20 novembre 2022 alle ore 16:00 presso il Santuario della Beata Vergine del Rosario, si è svolto il concerto di musica irlandese eseguita con strumenti tipici irlandesi. Il “Trio Lumar”, Luca Crespi (flauti e uilleann pipes), assieme a Marcello Natale (chitarra e voce) e Daniele Rigamonti (percussioni) con la direzione artistica del Maestro Salvatore Vincenzo Maniscalco, hanno incantato il numeroso pubblico intervenuto. La musica irlandese affonda le sue origini nel milleseicento, quando la tradizione si trasmetteva solo oralmente, ma è molto più diffusa di quanto si possa immaginare, chiusa in quell’isola lassù… Pensiamo alle grosse emigrazioni irlandesi verso l’America, dove questi suoni evolvevano nel Folk e si ritrovano nel Rock… Insomma, una ricerca delle nostre radici, un ritorno al passato della vecchia Europa che così tanto ha donato al mondo intero. Visto la vicinanza al Natale il Trio proporrà anche un antico brano irlandese a tema, dal titolo The Night in Bethlem.
Alcuni momenti del concerto:
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Ciak … si canta (Concerto)
Sabato 23 febbraio 2019 alle ore 21.00 presso il Teatro Italia di Garbagnate Milanese, si è svolto lo spettacolo-concerto “Ciak … si canta”. Evento organizzato dalla Associazione culturale “La Piazza – Incontri culturali” e la Comunità Pastorale Santa Croce, con la collaborazione dell’Associazione ACLI e il patrocinio del Comune di Garbagnate Milanese all’interno del “Festival della Fede”.
Allo spettacolo-concerto hanno partecipato le cantanti Eleonora Mosca, Laura Santambrogio (in arte Ginger Lauren), Ingrid Pizzarelli, il coro “Arese Vocal Ensemble” diretto da Eleonora Mosca e il trio classico “Ensemble Classica Trio” composto dal maestro Romano Pucci (flauto), dal maestro Fabio Spruzzola (chitarra) e dal maestro Ivano Brambilla (clarinetto e mandolino).
Organizzazione e direzione artistica del maestro Salvatore Vincenzo Maniscalco.
“Quanti film si ricordano per le stupende colonne sonore! Quasi tutti! Bene … allora riviviamo le emozioni delle musiche e canzoni dai capolavori del cinema, nell’appuntamento “ Ciak …si canta” (da: RadioPanda 96.3)
Apre la serata Ingrid Pizzarelli con “C’era una volta il west” di Ennio Morricone, seguito dai brani “Beautiful That Way” di Nicola Piovani dal film La vita è bella…
… e “I don’t know how to love him” dal Jesus Christ Superstar.
Marco De Nisi, presentatore della serata, introduce la seconda cantante Eleonora Mosca che esegue “Lullaby of Broadway”, canzone popolare del 1935 scritta da Harry Warren e Al Dubin introdotta da Wini Shaw nel film Gold Diggers del 1951
“A un passo dai miei sogni”, secondo brano di Eleonora, è tratto dal lungometraggio animato “La principessa e il ranocchio”, film d’animazione del 2009, liberamente ispirato alla fiaba “Il principe ranocchio” nella versione dei Fratelli Grimm. Liberamente ispirato perché in questo cartone chi bacia il ranocchio non lo trasforma in principe, ma si trasforma essa stessa in ranocchio.
La serata prosegue con “Vivere per amare” interpretato da Ginger Lauren (Laura Santambrogio) brano tratto da “Notre-dame de Paris” spettacolo musicale scritto da Luc Plamondon con le musiche di Riccardo Cocciante.
“Quando arriva dicembre” è il secondo brano che Ginger Lauren interpreta. Tratto da un film di animazione “Anastasia”, arrivato in Italia nel 1998. Ambientato nel 1916 nella Russia zarista. È la storia di una ragazza, la gran duchessa Anastasia, che riesce a sfuggire alla rivoluzione bolscevica insieme all’imperatrice madre della quale è la nipote.
Ritorna sul palco la cantante Ingrid che interpreta Someone Like You tratto dal musical “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde”, portato in scena a Broadway nel 1990
… e Nature boy brano, eseguito da Nat King Cole nella commedia drammatico-sentimentale “Qualcuno da amare” del 1993.
Ginger Lauren canta “Memory” … quando si parla di musical non è possibile non ricordare il più longevo e più visto “CATS”. Andato in scena per la prima volta nel 1981 al New London Theater, per poi debuttare negli USA nel 1982 con una serie interminabile di repliche in tutto il mondo per 21 anni. Tratto dal libro di Thomas Eliot “Il libro dei gatti tuttofare”. … sempre Ginger Lauren interpreta “I’m a good girl” tratto dal film, “Burlesque”che con un po’ di cabaret viene accolto da grandi applausi del numeroso pubblico presente in sala.
Marco De Nisi chiama sul palco il maestro Maniscalco, direttore artistico dello spettacolo, per una breve intervista …
… fra la altre simpatiche indiscrezioni del “dietro le quinte”, racconta che ci sono volute “diciannove scalette” per realizzare la serata che sta riscontrando un ottimo consenso di pubblico …
La serata prosegue con il brano “The winner takes it all” dal musical “Mamma mia” che viene interpretata dalla splendida voce di Ingrid.Le sorprese non sono terminate … Eleonora e Ginger Lauren cantano insieme “E’ una storia sai”, brano tratto dal cartone del 1992 “La bella e la bestia”.
Il pianista Dario Fasci assente dal palco a causa di un incidente che gli ha impedito di proseguire le prove insieme alle cantanti, è presente in sala, anche se solo come “pubblico”. Il direttore artistico regala ai presenti due registrazioni realizzate durante le prove nel suo studio ed eseguite dal maestro Fasci : “Forrest Gump” e “Playing love” dal film “Novecento”
Il coro Arese Vocal Ensemble diretto da Eleonora Mosca ha eseguito “Storie d’amore” dal musical “Rent”…
… e “Dancing Queen” dal musical “Mamma mia” con la cantante Ginger Luaren come solista.
Al trio classico “Ensemble Classica Trio”, con i maestri Romano Pucci, Fabio Spruzzola e Ivano Brambilla, spetta terminare la serata.
interpretano musiche da “Zorba il greco”, “I suoni dell’isola” dal film “Il postino”…
… Tema d’amore dal film “Nuovo cinema paradiso”, “Tema” dal film “Il Padrino” e per finire “C’era una volta in america”.
“E’ stata proprio una bella serata”, commenta il presentatore, quando il pubblico richiede il “Bis” e il coro “Arese Vocal Ensemble” insieme alla cantante Ingrid, eseguono “I will follow him” da “Sister Act” e “ Oh Happy Day”, con tutti gli artisti sul palco
Ciak …si canta” …creare immagini con la musica…”
La serata si conclude con la foto ricordo
In esecuzione:
Lady Golosa (S.V.Maniscalco), orchestrazione digitale e mixaggio a cura dell’Autore
Tutto un altro mondo (Concerto)
Giovedì 22 febbraio 2018, presso il Teatro italia di Garbagnate Milanese, si è svolto in concerto “Tutto un altro mondo” che ha aperto la “6ª Edizione del Festival della Fede”, curata dall’associazione culturale “La Piazza, incontri culturali”, dalla Comunità Pastorale “Santa Croce”, la collaborazione l’associazione “ACLI” e il patrocinio del Comune di Garbagnate Milanese (MI). Organizzazione e direzione artistica a cura del Maestro Salvatore Vincenzo Maniscalco.
(da: RadioPanda 96.3)
“Lennon, Qeen, Grignani, Mannoia, Arisa, Bocelli e altri famosi esponenti del mondo musicale, interpretati magistralmente da artisti locali: è questa la formula vincente del Concerto di apertura del Festival della Fede che viene riproposta anche quest’anno, giovedì 22 febbraio alle 21.00, presso il Cineteatro Italia in Via Varese 25, a Garbagnate Milanese. Il Concerto traduce il Tema del Festival “ Tutto un altro mondo”, con brani selezionati con grande abilità e competenza dal Direttore Artistico, Maestro Maniscalco, esaltando il messaggio di speranza, di attesa, di fiducia in un mondo migliore…”
“… Ogni periodo della storia dell’uomo ha la sua melodia, il suo genere musicale. Le melodie, le canzoni, le musiche, accompagnano i nostri momenti felici e, perché no, anche quelli meno felici…” Con queste parole il presentatore Marco De Nisi introduce la serata e chiama sul palco Don Claudio Galimberti che fa una breve presentazione del concerto e del Festival della Fede arrivato alla sua sesta edizione.
Apre la serata l’artista Ginger Lauren, cantautrice, compositrice, piano player, accompagnata alle tastiere dal maestro Dario Fasci che ci regalano due brani in una loro personale interpretazione: Imagine di John Lennon “simbolo di fratellanza e pace”
… e Pace, brano dell’artista Arisa: “pace per chi non parla e chi troppo dice così, che ogni momento sia felice… perché la vita sai va viva veloce.
”Federico Avallone è il secondo artista che anima questa serata-concerto che interpreta Liberi di sognare di Gianluca Grignani.
Cantante poliedrico che si è affacciato alla musica italiana dopo un passato hard rock che lo ha visto calcare numerosi palchi in Italia e all’estero.
La serata prosegue con l’artista Eleonora Mosca, laureata in lingue e letteratura straniere con una tesi sulla musica e la poesia del periodo barocco inglese.
Ci presenta due brani: Somewhere over The Rainbow tratto dal fil “Il mago di OZ” e Ascolta l’infinito di Fiorella Mannonia.
Ritorna sul palco Federico Avallone che insieme al maestro Dario Fasci interpreta Is this the World we create dei Queen. Esecuzione live con il solo pianoforte e voce. Interpretazione originale e molto apprezzata dal pubblico presente.
Con Mad Word nella celebre versione di Gary Jules, Ginger Lauren termina la sua performance riscuotendo un grande e lungo applauso del pubblico.
Federico Avallone ritorna sul palco per presentare il suo singolo “Alla deriva”, uscito ufficialmente in continua rotazione radiofonica in tutta Italia.
L’artista corona così il suo sogno di aver composto e cantato un brano che sta facendo il giro dell’etere.
Oltre che in italiano e latino, Eleonora Mosca canta abitualmente in inglese, tedesco, spagnolo e portoghese.
Con What a wonderful termina la sua esibizione come solista cantante.
Al termine della sua esibizione, Marco De Nisi invita la cantante Eleonora Mosca a rimanere sul palco perché ora diventerà direttrice del coro “Vocal Ensemble Arese”…
E’ attualmente l’unico coro del territorio che si dedica quasi esclusivamente al repertorio moderno, con particolare riferimento al Musical, Jazz, R&B, Melodico italiano.
In questo concerto lo vediamo impegnato nell’esecuzione dei brani: Alegria Cirque e Tomorrow, brano portante del film Annie.
Il maestro Dario Fasci, che ha accompagnato tutti i cantanti con le tastiere e il pianoforte digitale, esegue al pianoforte il brano Yesterday, variazioni da concerto. Variazioni composte dal maestro Maniscalco, direttore artistico di questo spettacolo.
La serata prosegue con la soprano Isabella Mangiarratti. Nel corso degli anni si è esibita in diversi concerti in Italia e all’estero. Accompagnata dal pianoforte dal maestro Fasci, regala al pubblico presente il brano La vie en rose in una personale interpretazione
Prosegue nella sua esibizione cantando Summertime, tipica ninna nanna scritta dal grande Gershwin.
Con il brano Il mare calmo della sera scritta da Zucchero Fornaciari e portata al successo da Andrea Bocelli, il soprano Isabella Mangiarratti conclude la sua performance ed il pubblico le regala un applauso lunghissimo.
Prima di terminare questa splendida e riuscita serata-concerto, il presentatore invita tutti gli artisti sul palco per eseguire l’ultimo brano tutti insieme: Domani, artisti riuniti per l’Abruzzo.
La serata giunge al termine e il presentatore chiama sul palco il Dott. Mario Marone, Presidente dell’associazione “La Piazza” , Don Claudio Galimberti, Christian Silva, autore dei video proiettati durante le esibizioni e il Direttore artistico della serata,maestro Maniscalco. “… è stata una gioia poter organizzare questo concerto che mi ha permesso di conoscere molti artisti del nostro territorio che, oltre ad essere professionalmente bravi, sono veramente tutte delle persone eccezionali: hanno aderito con entusiasmo alla manifestazione a titolo gratuito sapendo che l’intento degli organizzatori era ed è “diffondere la cultura”.
La serata si conclude con le foto ricordo con gli artisti.
Il nostro applauso va a tutto il numeroso pubblico presente.
In esecuzione:
Yesterday (Paul McCartney), variazioni da concerto scritte dal maestro Salvatore Vincenzo Maniscalco, eseguite live dal maestro Dario Fasci.
Cantiamo una storia…tutti insieme (Concerto vocale)
Domenica 4 febbraio 2018, presso la Basilica SS. Eusebio e Maccabei di Garbagnate Milanese, in occasione della “Giornata della vita”, l’associazione culturale “La Piazza”, la Comunità pastorale “Santa Croce e l’associazione “ACLI”, hanno organizzato il concerto vocale affidato al Coro Polifonico La Piana di Verbania diretto dal Maestro Fausto Fenice.
La direzione artistica è stata affidata al Maestro Salvatore Vincenzo Maniscalco.Il coro polifonico femminile La Piana di Verbania si costituisce nel 1985 con l’intento di studiare e presentare al pubblico un repertorio vocale che spazia tra i vari periodi della storia della musica ed il canto popolare. Negli ultimi anni è stato dato particolare rilievo al repertorio corale di autori contemporanei con grande apprezzamento da parte del pubblico presente ai numerosi concerti, rassegne e stagioni concertistiche alle quali la formazione verbanese è stata invitata, sia in Italia che all’Estero.
(da: Il notiziario)
“Una domenica pomeriggio musicale nella Basilica SS. Eusebio e Maccabei con il concerto “Cantiamo una storia … tutti insieme” del coro polifonico femminile “La piana” di Verbania (VB). Con la direzione artistica del maestro Salvatore Vincenzo Maniscalco, l’evento è stato promosso dal gruppo culturale “La Piazza” in occasione della Giornata della Vita…”Le voci femminili dirette dal maestro Fausto Fenice hanno accompagnato il numeroso pubblico presente in Basilica in una vera e propria “Storia” musicale”. Solo due parole per ringraziare il direttore Maestro FAUSTO FENICE e tutto il coro per essersi resi disponibili accettando l’invito per la realizzazione di questo concerto vocale. “Cantiamo una storia … tutti insieme” è stato un concerto che ha visto il pubblico divenire protagonista nel momento in cui il Direttore del coro si è rivolto al pubblico invitandolo a cantare insieme al coro i brani inseriti nel foglietto di sala.
E’ asciuto pazzo ‘o parrucchiano (Commedia)
Venerdì 5 agosto 2016 presso il Cine – Teatro “ Giardino d’Estate ” Casuzze -S.Croce Camerina (RG) e in replica domenica 7 agosto 2016 presso “ Largo della Musica ” di Punta Braccetto – S.Croce Camerina (RG), il Gruppo Teatrale “ A Lumera ”, con la regia di Marianna Rizzo e Lorella Mauro, ha messo in scena “ E’ asciuto pazzo ‘o parrucchiano (‘U parrucu ‘impazziu)” commedia brillante in due atti scritta da Gaetano Di Maio e la musica originale è stata composta dal maestro Salvatore Vincenzo Maniscalco, che ha anche realizzato tutti gli effetti sonori dello spettacolo.
(da: Il giornale di Santacroceweb)
“… a riadattarla con dialoghi dal napoletano al siciliano sono state Lorella Mauro e Marianna Rizzo, che vi hanno lavorato per quasi un anno, trasfondendo in essa anche i modi di dire locali. La colonna sonora originale è stata realizzata dal maestro Salvatore Vincenzo Maniscalco, lo stesso che ha realizzato la colonna sonora del musical “Il coraggio di amare” con protagonista Cristina Scuccia, prima di prendere i voti monacali… “
… in un paesino contadino diviso tra religione, credenze popolari e superstizioni, nella casa di don Sandro (Vincenzo Vacante), parroco del paese, della sua indomabile perpetua donna Rosa (Cinzia Giummarra) e dell’esilarante sacrestano Modestino (Paolo Vacante). Il parroco, con ogni mezzo, combatte scaramucce, litigi e difficoltà dei fedeli, provando a consolidare la loro fede, operando spesso con ingenui sotterfugi e finti miracoli. Ma a complicare e mischiare le carte è una vicenda ricca di personaggi, intrecciati dal tentativo del sacerdote di tenere il paese unito e vivo nella vera “fede”. Saliranno alla ribalta scenica: il sindaco (Peppe Lillo), un avvocato (Salvuccio Barone), una baronessa (Ilenia Cilia) con famiglia al seguito, una maestrina ragazza madre (Francesca Ruggeri), contadini e altri personaggi paesani che, tra contrasti e mezze verità, porteranno quasi alla pazzia don Sandro facendo smuovere tuttavia le coscienze di tutti, facendo emergere i “peccati” commessi dai protagonisti del paese. La situazione richiederà addirittura la presenza del Vescovo (Silvio Rizzo), che, nel tentativo di indagare sul “miracolo” e risolvere questa complicata vicenda, arricchirà un finale che farà sorridere, riflettere, ma anche sperare…
Alcuni “Fotomomenti” della commedia:
Al levarsi della tela Roberto è seduto da solo presso il tavolo a destra, si alza, passeggia, è irrequieto, si risiede. E’ chiaramente in attesa di qualcuno che tarda a venire ed è impaziente. Dall’esterno giunge un coro di devoti che hanno seguito la Madonna in processione fin dentro la chiesa. Ad un certo punto si alza di scatto …
“Ah, Signuruzzu beddu ! Modestino !!!”
Finchè sono contadini passi, ma nun ti truzzari cu certa ghienti. Quella ragazza lasciala stare … la maestrina lasciala stare … quella pretende di essere sposata dal figlio della baronessa.
Il figlio della baronessa per caparra ci ha lasciato un figlio di latte. Ma la baronessa non lo vuole ammettere. Per lei questo bambino non esiste. Agghiu caputu: il Signore disse: “Crescete e moltiplicatevi” … e niavitri ppi rispiettu d’a barunissa, avissima luvari ‘a moltiplicazioni … Insomma, Sandro, a donna Bianca questo matrimonio non va giù!
Eccumi cca, ma scusari se ritardai, ma iu m’acculantai tuttu … m’assuppai ra testa finu e pieri.
Vi facistru a zuppa ? Ahh … mangiastru senza ri mia ?
Ma quali zuppa … sugnu anniatu pì tutta l’acqua ca cariu.
Ah, iu pinsava a ‘na zuppa ri casola …
Oh, donna Bianca !
Si, eccola qua, è diventata donna nera …
Certu … u luttu po vuostru poviru maritu …
Non è il lutto. Dicevo: nera di dentro, nera di dolore … mio figlio Andrea è stato oggetto di seduzione … quella maestrina si vò fari spusari ppi forza. Quello, mio figlio, s’‘a spusari la primogenita dei Sellitti. E’ un matrimonio di prestigio. Sordi nun ni tenunu, ma sono una grande famiglia … e nui simu cani ‘i razza !!!
Ma chi ti ficia sa povira fimmina? Chi ti ficia?
Tantu pi cuminciari, mi pigghiau ppi fissa: m’a spusai ‘i na manera, e s’addivintau ‘i n’avitra … e puoi, di quattru figghi, mi ni ficia tri fimmini. Ma nun è curpa sua !
E’ sua a curpa, sì … ava ‘a simenta sbagliata ‘ncuorpu. Unu sulu masculu, ca tiegnu caru comu ’a luci re ma uocci, e mi stapa luntanu, travaghia a Torinu. Chicchiricchì … ristai sulu iu ‘nt ‘o pollaiu, sulu mienzu ’a tutti sti fimmini.
Uè, Modestino, ma siete andato ad una festa ?
Tutto il paese è in festa e mi sono ripulito un poco pur’ io.
Guardate com’è lusingatrice donna Bianca. Mi ha calunniato ca io sono simpatico, ca sugnu ‘nu bell’uomu …E mica è una calunnia ! Anzi, io penso che quando eravate giovane dovevate piacere !!!
Dunqui, ragazza mia … facitimi capiri: vui siti accussì seria, accussì modesta … com’ è ca ciristru ‘a tentazioni do riavulu ?
Padre, perchè il diavolo si è presentato con la faccia dell’angelo. Lo sapete come diceva ? Io vi amo, vi amo, io darei la vita per un vostro bacio … Viiih !!! … Macari c’‘a picciuttedda ! Io vi amo !
Ma, ragazza mia … Ma chi fai tu, strisci ? Fatti sentiri quannu vieni.
E vabbè, n’avitra vota prima suonu ‘i campani e puoi trasu …
Permesso ?
Vui ???
Uè, nunn’ ’a spavintati ! ‘A fici veniri iu … Trasa, Ninè, trasa …
Padre, scusate, ho fatto dei dolcetti e mi sono permessa di portarvene due. Sunu ‘ddi dolcetti ca mi facisti assaggiari a mia stamatina ? Comu su bbuoni ! Vai dda rintra, ‘o curca ‘u picciriddu ‘nto liettu e pui vieni che dobbiamo parlare.
E non li avete mangiati i dolcetti ?
No, è ca stapia aspittannu vui …
Ma ricu iu: vui, i assaggiastru quannu i facistru ?
No, io non posso … ho fatto un fioretto alla Madonna che non mangio dolci fino a Natale.
Ah, ora capisciu. Nun u sapa mancu lei, quantu sunu squisiti …
Ma ‘u sali è assai …
Niavitri vulissimu sapiri … chi le ha scritto questa lettera anonima.
See see, circamu ‘a ugghia no pagghiaru. ‘Nta stu paisulu simu in tuttu trimila animi. Duimila su’ analfabeti, ma ci ni sunu sempri milli ca sannu scriviri. Ma chi ci scrissunu ?
” Cara cianciulina lamintusa … hai ricevuta una grande grazia della Madonna, che ha fatto venire la voce a tua sorella. Ora mantieni la promessa che hai fatto, sennò passerai ‘na caterva di guai”.
Pace, pace e bene a questa casa. Voi tutti sapete quale situazione di disagio mi ha fatto sentire il dovere di venire qua. Per prima cosa devo muovere un aspro, un asprissimo rimprovero a donna Bianca, mia cugina, e a suo figlio … Cugina, cugina carissima, vostro figlio ha compiuto un’azione indegna, un peccato grave … La povera e tenera pecorella è capitata fra un branco di lupi !
Non c’è stato mai nessun miracolo ! Il rispetto della verità mi impone di dirlo. (al contadino) Il trasferimento di vostro figlio, fu ottenuto per l’interessamento di don Sandro presso un influente e caritatevole prelato. (alla contadina) Vostro fratello superò finalmente l’esame, non per grazia della Vergine, ma solo perché raccomandato da don Sandro all’insegnante che conosceva.
Padre, voglio dire soltanto due parole a quella signorina … Ninetta, io non sono un ragazzo libero, io sono uno schiavo ! Qualunque sia il mio atteggiamento, voglio che tu sappia che io ti voglio bene !!! Io senza il consenso di mia madre, non posso muovere nemmeno un dito !
Ah, il dito ! Ma le altre cose le muovete bene !
Quannu facistru u cascamuortu ca picciotta ‘u permessu a mamà nun ciu circastru ? (perentoria a Ninetta indicando la porta della cucina) Vattinni da rintra tu. E a ridda, sapiti quannu v’’a fazzu virri n’avitra vota ? Quannu viniti ca mamà, c’‘o ziu e ‘a zia e tutt’’a razza appriessu a chiedere la sua mano. ‘A viriti sulu all’altari. Baruncì, stapitivi buonu !
Padre, padre … cumminai ‘nu guaiu …
Padre, sto in confessione ? … sinnò vui ‘u vo diciti a tutti …
Maccariddiai ‘a suoru ‘i donna Bianca…
Ma è morta, è ferita?
Ma nun credo ca è morta. Io nun ci ni misi manu ‘ncuoddu, a sbattì sulu ‘o muru. E pui ‘i muorti nun parrunu. Chidda inveci ittava uci : “Madonna, Madonna mia” !!!
Ma chi stai diciennu ? Chidda è muta, com’è ca ittava vuci
Buonaseva !
Oh, qua c’è anche il nostro Sindaco che ci onora.
No, no … non mi chiedete di fave discovsi. Io sono venuto solo pev vedeve i fuochi. Vipeto … Non mi chiedete di fave discovsi !!!
Buonasera … Pirdunati se trasimu, è ppi ripararini tanticcia da pioggia …
Trasiti, trasiti …
Buonasera, buonasera, brava gente. Qualcuno di voi ha visto mio figlio ? Quello è delicato, ora si pigghia ‘na bedda bronchite …
Ma cui, ‘u dutturi ? Ora ora, stava cca … era pieri peri ca maistrina.
Sì, sì … i vitti macari iu … erunu abbrazzati e aviunu ‘nu picciriddu ‘mbrazza !
La maestrina ? (agitandosi) Sono calunnie, sindaco, amici, fate qualche cosa per una povera madre infelice …
Don Sandru, sta vanniannu tutti ‘i piccati ra ghenti mienzu ‘a strata.
Ma i peccati di chi ?
Gesù, chiddi ca tutti quanti gli abbiamo detto in confessione. Sta sbriugnannu a tutt’ ‘u paisi.
E pi’ forza, comu si ricia: “U puostu ciù lurdu è ‘a uriccia d’o parrinu”.
Ognuno va e ci riversa tutti i sa fitinzie.
Ma non lo può fare questo. I preti non possono impazzire … qualcosa di buono c’è ancora nel cuore della gente, anche se c’è bisogno di scavare molto, ma molto, per trovarlo … pirchì, comu ricia ‘u dettu: “ ‘U immirutu mienzu a via, ‘u sa immu nun su talia” !!!
Tutto esaurito per la prima e seconda rappresentazione della commedia “ E’ asciuto pazzo ‘o parrucchiano (‘U parrucu ‘impazziu)”, con un pubblico che ha manifestato il proprio consenso regalando lunghi calorosi applausi.
In esecuzione:
Lorytema (S.V.Maniscalco), orchestrazione digitale e mixaggio a cura dell’Autore.
I promessi già sposi (Musical)
Sabato 9 aprile 2016 la “Pastorale giovanile” di Garbagnate Milanese, diretta da Alessandro Luraghi, ha messo in scena in prima nazionale la commedia musicale “I promessi già sposi” scritta da don William Abbruzzese con le musiche originali del compositore M° Salvatore Vincenzo Maniscalco.
Evento inserito nella programmazione del “Festival della fede 2016” con il patrocinio del Comune di Garbagnate Milanese(MI), realizzato grazie al Gruppo Culturale “ La piazza – Incontri culturali ” e alla Comunità Pastorale “Santa Croce” di Garbagnate Milanese (MI).
Nella commedia l’Autore ha immaginato di rivedere Renzo e Lucia ormai anziani e nonni che rievocano alcuni momenti e vicissitudini della loro tormentata storia d’amore. Racconto che viene fatto di fronte alla propria famiglia e ai vecchi nemici …
Lo spettacolo ha ottenuto grande successo grazie all’impegno e all’entusiasmo dei giovani ragazzi della Comunità Pastorale e al corpo di ballo diretto da Chiara Cilumbriello e Valeria de Micheli.
Molto apprezzate sono state le scenografie di Christian Silva e i costumi realizzati da Anna Rosa Amante con la collaborazione della sorella Antonella e un team di signore della Comunità Pastorale.
L’Ensemble e coro “Mister X”, sono stati diretti dall’Autore delle musiche, tutte eseguite e cantate dal vivo riscuotendo notevole successo.
Alcuni “Fotomomenti” della commedia musicale:
Renzo e Lucia in vacanza tornano al paese di origine …. all’interno della casa Agnese sistema la tavola …..
– Ma non ti ricordi? Ti ho detto che sono passati molti anni. Da promessi siamo sposati da tanti anni e le cose sono state sempre sotto la mano provvida di Dio… Renzo ricordati che la giustizia di Dio lava, corregge e perdona…
Arriva Perpetua destando a tutti meraviglia:
– Sei risorta?… Non sono morta! Così per molti anni tutti lo pensavano, la peste mi aveva contagiata … poi sono riuscita a scamparla …
… e mentre Perpetua racconta, arriva Don Abbondio:
– Perpetua … Perpetua … vieni! Perpetua smettila. Tu non sai come è complicata la vita!
– Sembra che ha visto i ladri …
– Peggio, peggio ! ! !
– Oh Perpetua con le tue domande!… portami il catino per i piedi Questo matrimonio non si deve fare né ora né mai …
In una locanda del paese tre personaggi Nibbio, l’Innominato e un bravo di don Rodrigo vivono di grandi ricordi …
Rievocano la Monaca di Monza e il rapimento di Lucia per mano di Egidio …
Arriva Lucia:
– Mi hai chiamato sorella?
– Si, Lucia … come sei bella! Ti invidio perché sei una ragazza da maritare e sei ormai prossima …
L’Innominato ricorda:
– La notte fu come il giorno. Ogni cosa combinata in vita mi veniva alla mente.
Andai al paese e cercai di parlare con il Cardinale:
– Finalmente siete arrivato. Sicuramente avete qualcosa di nuovo da dirmi, ma vedo che non parlate ….
– Cosa può far Dio di voi?
Nella casa arrivano Renzo e Lucia, ormai nonni, la figlia con le due nipotine:– Che bello rivedere i nonni qui al paese …
– E’ proprio bello stare in vostra compagnia. Nonnina cosa ci prepari di buono? Mamma dice che sei bravissima … si nonna racconta
Il racconto continua …
– E poi don Rodrigo? Abile scommettitore mi voleva e con suo cugino Attilio aveva scommesso che ce l‘avrebbe fatta.
Così con queste parole nel cuore fra Cristoforo andò …
– Sappia che non ho paura di lei e la vostra protezione non serve poiché Lucia Mondella è già protetta da Dio. Verrà un giorno ….
Bussano, entra Perpetua insieme all’Innominato:
– Proprio io in persona. Mi hai riconosciuto Lucia nonostante gli anni? Non hai paura di me?…
– Cosa ci prepari di buono Lucia?
– Una buona polenta, se voi ragazze mi aiutate …
– Don Abbondio si accomodi mentre noi prepariamo la tavola …
Un ringraziamento particolare al Corpo di ballo diretto da Chiara Cilumbriello e Valeria de Micheli …
… e all’Ensemble e coro “Mister X” diretti dal Maestro Maniscalco.
Tutto esaurito al Cinema Teatro Italia per la prima rappresentazione della commedia musicale scritta da don William Abbruzzese e musicata dal compositore Maestro Salvatore Vincenzo Maniscalco.
Don William Abbruzzese e Salvatore Vincenzo Maniscalco, autori della commedia musicale “ I promessi già sposi”
L’ensemble musicale e il coro “Mister X” insieme agli Autori del musical.
Foto ricordo del maestro Maniscalco con tutti gli attori.
In esecuzione:
I promessi già sposi (S.V.Maniscalco), orchestrazione digitale e mixaggio a cura dell’Autore.
Indovina chi suona alla porta (Commedia)
Martedì 5 maggio 2015 presso il Teatro di Arese è andata in scena, in prima Nazionale “Indovina chi suona alla porta”, seconda opera teatrale realizzata dalla compagnia teatrale “Artin’Stable”.
Scritta da Ferdinando Ciriolo con la collaborazione della regista Emanuela Terzariol. Le musiche originali sono state composte dal maestro Salvatore Vincenzo Maniscalco che insieme alla regista Terzariol ha fondato la compagnia nel 2013, compagnia nata per sostenere i progetti umanitari promossi dalle varie associazioni ONLUS.
Giovedì 21 maggio 2015, la commedia viene replicata al Teatro Italia di Garbagnate M.se.
Alcuni “Fotomomenti” della commedia:
Felice e Samantha, dopo dieci anni di convivenza, senza figli, non hanno più nulla da dirsi….
lui trascorre le sere in pantofole davanti al televisore, lei s’immerge sempre più frequentemente nella lettura di libri d’amore, sognando evasioni ed emozioni che più non ha …
Con loro vivono Lia, la madre di Samantha, una signora ancora piacente, vivace, dalle idee moderne e “Duca” il suo cane bassotto!
Un giorno Samantha conosce un nuovo collega di lavoro, Teo, e se ne innamora. Racconta al marito che Teo è così gentile da accompagnarla a casa in auto, alla fine della giornata lavorativa, Felice pensa bene di invitarlo a cena ….
Duca, che è un cane intelligente, ha capito tutto e non perde l’occasione per dimostrare la sua avversione verso Teo azzannandolo di continuo …
Angela, un’amica di Samantha, si presta a creare degli alibi durante le uscite segrete con Teo ….
Anche Giulia, collega di Samantha, si presta a spalleggiare l’amica e, con l’aiuto del marito Adamo, fornisce le occasioni per gli incontri …
Tutto procede senza intoppi sino a quando Felice non ha “l’infelice” idea di organizzare un ballo in maschera …
Felice scopre, durante il succedersi dei balli, tutta la verità, dopo litigi furibondi con tutti …
… rimane solo a casa, ma ecco che suonano alla porta e…. gran finale inaspettato e soprattutto imprevedibile… entra l’amico Rogert !!!
Un ringraziamento di vero cuore va al Corpo di ballo Sporting Club Center “Work in progress” diretto da Romina Saillant …
… e a tutti coloro che hanno lavorato “dietro le quinte”.
Salvatore Vincenzo Maniscalco, Emanuela Terzariol, Roberto Dabergami e gli attori della Compagnia Teatrale La compagnia Teatrale “Artin’Stable” ti invitano nella pagina di Face Book e cliccare “MI PIACE”: https://www.facebook.com/artinstable.compagniateatrale
In esecuzione:
Rogertema (S.V.Maniscalco), orchestrazione digitale e mixaggio a cura dell’Autore.
Che ridere mi sono ammalato… (Commedia)
Venerdì 11 aprile 2014 presso il Teatro Giovanni Testori di Novate Milanese (MI) è andata in scena in prima nazionale la commedia ironico-brillante: “Che ridere … mi sono ammalato”.
Scritta e diretta da Emanuela Terzariol con la collaborazione del Maestro Salvatore Vincenzo Maniscalco che ne ha curato anche le musiche originali. La commedia in quattro parodie comiche svela il paradosso della nostra sanità, vista in chiave ironica e divertente. Per sdrammatizzare ciò che a volte accade nella realtà, gli attori sono protagonisti di situazioni tanto assurde quanto reali che purtroppo accadono nel quotidiano e sulla nostra pelle. Fortunatamente non è sempre così, ottimi medici svolgono il loro lavoro, con grande serietà e passione …. ma questa non è la nostra storia!
La compagnia amatoriale “Artin’Stable” nata nel 2013 da una idea di Emanuela Terzariol e Salvatore Vincenzo Maniscalco si prefigge di intraprendere un cammino di impegno a sostegno di progetti umanitari promossi da varie associazioni.
Alcuni “Fotomomenti” della commedia:
“ IN SALA OPERATORIA ”
– Il suo ragionamento non fa una piega. Intervento chirurgico intestinale: iniziamo!“ DALLA DIETOLOGA ”
– … C’ho portato anche le melanzane sott’olio…
… e i peperoncini salentini …
“SALA D’ATTESA OSPEDALIERA”
“La pazienza…
… dei pazienti nella sala d’attesa ospedaliera”…
“DAL VETERINARIO” (da “Canta che ti passa”)
– E’ stato quando gli ho dato la grappa che ha smesso di parlare !
Un tocco di maggiore effervescenza allo spettacolo lo ha dato il corpo di ballo Sporting Club Dance Center “Work in progress” di Solaro(MI), la cui direttrice e coreografa Romina Saillant ha brillantemente colto lo spirito della commedia adeguando le danze alle varie situazioni di scena.
Un sorriso in più è stato regalato dal comico Enrico Beruschi che in qualità di ospite d’onore ha aperto la serata nella rappresentazione del 15 aprile 2014 presso il Teatro di Arese. Il compito prezioso di presentare gli attori della compagnia è stato affidato a Robert Dabergami che, con la sua simpatia, ha esordito raccomandando a tutti i presenti: “ NON AMMALATEVI”
Un ringraziamento di vero cuore va esteso a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dello spettacolo.
Salvatore V. Maniscalco, Emanuela Terzariol , Robert Dabergami e gli attori della Compagnia Teatrale “Artin’Stable” ti invitano nella pagina di Face Book a cliccare “MI PIACE” https://www.facebook.com/artinstable.compagniateatrale
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BACKSAGE: La regista, Emanuela Terzariol e il Maestro Salvatore Vincenzo Maniscalco registrano la colonna sonora della commedia …
Montaggio delle scenografie e verifica tecnica dell’audio e delle luci…
In esecuzione:
Rosytema (S. V. Maniscalco), orchestrazione digitale e mixaggio a cura dell’Autore.
Il coraggio di Amare (Musical)
Sabato 2 febbraio 2008 presso il Palasport “Concetto Lo Bello” in Siracusa è andato in scena la Prima Rappresentazione Nazionale
“Il coraggio di amare”. Il musical nasce per narrare e cantare la storia di Rosa e delle sue compagne, i “Gigli della montagna”, fondatrici della Congregazione delle Suore Orsoline della Sacra Famiglia.
Il CD-Compilation “Il coraggio di amare”, la Raccolta delle musiche e dei testi delle canzoni, il Copione del Musical col CD delle basi musicali sono in vendita presso i migliori negozi di musica anche “on line” e presso il Sito della Casa Musicale ECO di Monza
La commedia è stata portata in scena dalla “Compagnia dei Gigli”.
La regista, Lorella Mauro, racconta come nasce il musical:
“Quando mi è stato consegnato il fascicolo contenente la raccolta delle testimonianze sull’operato dei “Gigli della montagna”, Suor Carmela Distefano, Madre Generale della Congregazione, mi ha proposto di realizzare una rappresentazione teatrale che facesse conoscere il carisma della Congregazione e che trasmettesse un messaggio cristiano – vocazionale. Per affrontare il lavoro di ricostruzione storica degli eventi che hanno caratterizzato la straordinaria impresa di Rosa e dalle sue compagne, ho coinvolto l’amico Gianni Brullo per la stesura del copione e l’amico compositore M° Salvatore Vincenzo Maniscalco per scriverne le musiche. L’opera teatrale è divenuta così un musical a cui abbiamo dato il titolo “Il coraggio di amare” … perché l’Amore “vero”, quello che non conosce “confini e calore”, presuppone davvero un atto di coraggio. Ed è in quest’ottica che abbiamo deciso di collaborare alla realizzazione del Progetto “La città del sorriso” in Brasile. I testi delle canzoni sono state tratte dalle poesie di suor Teresa Fichera e liberamente trascritte dal Suor Maria Pina Arrabito, entrambe Suore Orsoline della Sacra Famiglia.”
Claudia Koll, madrina dello spettacolo, insieme agli Autori del Musical e la Madre Generale Suor Carmela Distefano presentano l’Opera alla stampa e al pubblico…
L’autore delle musiche ricorda:
“Quando l’amica Lorella Mauro mi propose di realizzare una commedia musicale inviandomi il testo dell’opera, mi si è aperto un “libro” contenente già tutte le note. Le poesie di Suor Teresa Fichera mi hanno rubato letteralmente il cuore. Ricordo quel giorno in cui, al telefono, la regista e autrice dell’Opera teatrale, Lorella Mauro, mi leggeva la storia della nascita della Congregazione delle suore Orsoline della Sacra Famiglia ed io, a milletrecento chilometri di distanza, suonavo al pianoforte già le prime note che sarebbero poi diventate il tema principale del musical “Il coraggio di amare.”
Il pensiero delle Suore Orsoline della Sacra famiglia per l’autore delle musiche:
“L’ottima interpretazione musicale del M° Salvatore Vincenzo Maniscalco ha dato maggior splendore ai versi creati da Suor Teresa Fichera che, grazie al lavoro di trascrizione svolto da Suor Maria Arrabito, sono diventati un incisivo messaggio cristiano.”
In breve la storia…
In un piccolo borgo del Ragusano, negli anni fra il XIX ed il XX secolo, nasce un’attraente storia di carità cristiana. Dopo le tre guerre per l’indipendenza e l’unificazione d’Italia, appena si hanno segni di ripresa, a Monterosso Almo (RG) nasce un insolito fervore cristiano: viene restaurato ed ingrandito il tempio di San Giovanni Battista, situato nel punto più elevato della collina…
Non molto distante e precisamente ad est del tempio, in una casa di Via Siracusa, dove questa fa angolo con Via Ignazio Pagano, vive una fanciulla di nome Rosa, ultima dei quattro figli dei coniugi Pasquale e Angela Roccuzzo. L’alba della sua fanciullezza è offuscata da un’intensa nube: la mamma si ammala gravemente e successivamente muore. Rosa ha 14 anni.
Consapevole della sua condizione di orfana, sente che nuovi doveri l’attendono: il padre, i fratelli, la sorella, tutti bisognosi di conforto e di aiuto spirituale; la sua pietà non si circoscrive soltanto nell’ambito della sua famiglia, ma ne varca i confini, si spande come luce ovunque è ombra. All’età di 15 anni (siamo nel 1897) mentre tutte le ragazze della sua età vivevano spensieratamente e piene di ideali mondani, Rosa osservava l’andamento del proprio paese, dove regnavano povertà e miseria assoluta…
Visitava i poveri e gli ammalati, regalava, secondo il bisogno, lenzuola, capi di biancheria, confezionati con la tela che la sua mamma aveva tessuto e conservato in gran quantità in una capiente cassa. Il padre non ostacolava il suo operato… Vedeva bambini orfani, abbandonati, senza che nessuno si prendesse cura di loro, né dal punto di vista religioso né sociale. Pregava e pensava di dar rimedio a questi bisogni… Ma si sentiva incapace di attuare tutto questo da sola, allora cercò delle amiche perché la aiutassero. Prima fra tutte, GIOVANNA Giaquinta, sua vicina di casa, una ragazza bella e molto vivace, più piccola di lei.
La chiamava spesso da una finestra, l’intratteneva in piacevoli conversazioni e poi l’invitava a recarsi in sua compagnia presso alcuni poveri. Ottenuta questa collaborazione, usava argomenti così persuasivi che riuscì a fare della Giaquinta una zelante apportatrice di carità. Ma il suo cuore non era ancora pago: due sole non bastavano per questa grande opera. Rosa conosceva tre sorelle: CARMELA, CRISTINA e GIUSEPPA Inzinga, giovani timorate di Dio e di grande modestia che, fatte partecipi del coraggioso progetto, acconsentirono ad unirsi al nascente gruppo. L’ultima fu ARCANGELA Salerno, sartina molto rinomata nel paese, tutto Monterosso si serviva da lei. Una giovane di bell’aspetto, con un discreto bagaglio culturale, di costumi integerrimi, anche se non aliena da una certa ricercatezza mondana, aveva capacità uniche, modi “fini”, gentili ed attraenti, che rivelavano la bontà d’animo, illuminata da una viva intelligenza.
Così si formò il gruppo: la sera del 1° febbraio le cinque giovani Rosa, Giovanna, Giuseppa, Cristina e Arcangela, nel comune intento di dedicare la vita al Signore attraverso la preghiera e l’umile servizio ai fratelli più bisognosi di aiuto, danno inizio ad una nuova Famiglia Religiosa in una casa, offerta loro in uso dalla Sig.ra Eleonora Sardo, appartenente ad una famiglia facoltosa del paese.
La mattina del 2 febbraio 1908, giorno della Presentazione del Signore, si recano insieme a Messa nella Chiesa di S.Giovanni Battista, lì si offrono al Signore per le mani di Maria Santissima. Fortificate dal Cibo Eucaristico e dall’offerta di sé fatta ai piedi dell’altare, e si misero subito all’opera … … così nasce la Congregazione delle Suore Orsoline della Sacra Famiglia.
Un grande ringraziamento va al pubblico che in ogni rappresentazione è stato numeroso e generoso di applausi!
In esecuzione:
Il coraggio di amare (S.V.Maniscalco), tema principale del musical omonimo.
Canta che ti passa (Commedia)
Giovedì 16 aprile 2009 presso il teatro di Arese (MI) è andata in scena in prima nazionale la commedia ” Canta che ti passa ! ” scritta da Emanuela Terzariol in collaborazione con il maestro Salvatore V. Maniscalco e Giuseppe Gambini che ha curato la regia dell’opera.
Le musiche originali dello spettacolo sono state scritte ed eseguite dal compositore Salvatore V. Maniscalco che ha realizzato anche tutti gli effetti sonori.
La storia in breve …
Può sembrare strano, eppure questa è una storia dei nostri tempi, una storia tanto strana quanto assurda, tanto reale quanto incredibile. Nell’attuale società tante sono le persone che si sentono stressate, inventandosi ipocondrie e false malattie psico-somatiche, che come onde di un mare in tempesta sommergono e annientano la loro personalità. Allora?… cosa potrebbero fare in queste situazioni?Forse converrebbe che guardassero meglio sé stesse, non fisicamente, ma psichicamente e spiritualmente per ritrovare stimoli più validi e dare maggior serenità alla propria vita. Potrebbero cercare innocue soluzioni come ballare, cantare, affidandosi magari ad uno stravagante veterinario o incontrando la sensibilità di un maestro di musica capaci di far scoprire loro una vita con più armonia.
Questa è la storia di Elisa, una donna moderna e in carriera che, per combattere le sue frustrazioni, scopre nel canto la soluzione ai propri stressanti problemi e ciò la porterà inevitabilmente anche alla scoperta del vero Amore. Elisa è una persona che potrebbe aiutare ciascuno di noi a risollevarsi dalle fragilità giornaliere, magari suggerendo ad ognuno dolcemente: “ Ehi… canta anche tu… che ti passa!!! ”
Alcuni “Fotomomenti” della commedia …
… Questa commedia ironica-brillante è improntata su un argomento che quotidianamente ci assilla “Le malattie psicosomatiche”, su come esse condizionano la vita, soprattutto quella degli “stressati”, e come a volte possono rendere ipocondriaci e, perché no, anche ridicoli …
… ma dare spazio alla propria essenza, alla “vera persona” che è nascosta dentro ognuno, alle proprie passioni, dare sfogo ai propri sentimenti, in breve, ascoltarsi e percepirsi, fa scoprire talenti nascosti che hanno sempre abitato dentro ogni anima, aspettando di emergere ed ecco che anche la vita di tutti i giorni acquista una luce diversa.Quando il regista presenta tutti i protagonisti della commedia invitando sul palco anche l’Autore delle musiche il pubblico regala un caloroso e lunghissimo applauso …
A fine spettacolo la foto ricordo insieme al Dott. Mario Marone, presidente dell’Associazione ” Volontari Rotariani per la salute “.
Giuseppe Gambini, regista con il maestro Salvatore V. Maniscalco, compositore delle musiche originali.
Il maestro Maniscalco insieme alla direttrice del corpo di ballo “Arabesque”, Angela Quacquarella e al primo ballerino Mauro Rossi.
Il maestro Maniscalco insieme al team “Mamasound” che ha curato l’audio e la fonica.
I proventi ricavati dalla rappresentazione della Commedia, sono interamente devoluti all’Associazione Volontari Rotariani per la Salute – A.V.R.O.S.” per il progetto “Zambia…una speranza per l’Africa”. L’obbiettivo del progetto, nato nel 2005, è quello di evitare che le donne affette da AIDS in gravidanza possano trasmettere la malattia al neonato e quindi lo scopo è far nascere bambini sani da madri malate. Per realizzare questo progetto, è stato costruito un centro di 500 mq attrezzato con apparecchi di laboratorio, forniti reagenti e materiale di consumo, formato personale locale e attivato quindi un centro Aids che nel 2008 ha seguito circa 2500 donne in gravidanza di cui 330 trattate dalla 32 settimana a 6 mesi dopo il parto. La prossima sfida è realizzare un’azienda agricola che permetta di produrre derrate alimentari da distribuire ai malati in trattamento farmacologico, in un paese come lo Zambia dove mangiare una volta al giorno non è una cosa scontata.
In esecuzione:
Manù la rossa (S. V. Maniscalco), orchestrazione digitale e mixaggio a cura dell’Autore.
Note d’amore (Concerto)
Giovedì 3 febbraio 2017, presso l’Auditorium “San Luigi” di Garbagnate Mil.se, l’associazione culturale “La Piazza, incontri culturali” e la Comunità Pastorale “Santa Croce” del comune di Garbagnate Milanese (MI) in occasione della “5ª Edizione del Festival della Fede”, hanno affidato al Maestro Salvatore Vincenzo Maniscalco l’organizzazione e la direzione artistica del Concerto di apertura dal titolo “Note d’amore, musica leggera di ispirazione religiosa”. Questo concerto vuole essere un viaggio senza pretese in un tema sicuramente difficile: la spiritualità nella musica pop/leggera.
(da: RadioPanda 96.3)
“Riviviamo insieme l’incanto dei grandi interpreti quali Beyoncé, Angelo Branduardi, Whitney Houston, Laura Pausini ed altri ancora, nelle coinvolgenti esibizioni di artisti locali con il concerto “Note d’amore, musica leggera di ispirazione religiosa”, giovedì 23 febbraio alle ore 21.00 con entrata libera, presso l’Auditorium San Luigi in Via Vismara a Garbagnate Milanese. Il concerto, sotto la magistrale direzione artistica del Maestro Maniscalco, apre ufficialmente la “5ª Edizione del Festival della Fede.” Il connubio stretto tra fede e amore prenda vita nelle parole e nei suoni delle più belle canzoni di tutti i tempi, offrendoci un’esperienza unica, un ponte di luce fra religiosità e musica…”
“…Benvenuti alla serata di apertura della 5ª Edizione del Festival della Fede. “Note d’amore” apre la settimana di eventi dedicati alla “Fede e Amore…”. Con queste parole il presentatore Marco De Nisi introduce la serata e chiama sul palco i primi due artisti.
Aprono la serata il duo “Arianna e Dario, una voce per un pianoforte” che hanno al loro attivo varie esperienze fra cui alcune esibizioni ad Antenna 3, al Piccolo teatro Strehler, al teatro Arcinboldi di Milano.
Guardando il cielo di Arisa, dove il testo coglie la ricerca di una vita semplice con la certezza che ci sia una realtà che va al di la di questa comprensione nostra …
Male che fa Male di Alex Baroni, una preghiera rivolta a Nostro Signore per la ricerca dell’amore e per porre termine al male che affligge il mondo …
Se non mi ami di Nek, “prima o poi tutti ci siamo chiesti o ci chiederemo qual è lo scopo della vita…” sono i tre brani che insieme al Maestro Maniscalco hanno scelto per la loro esibizione.
La serata continua con Ginger Lauren, cantante, cantautrice, compositrice, attrice, ballerina, modella….. dice di se: “ La mia vita è un ping-pong artistico che rimbalza dal canto alla recitazione, dal teatro alla danza, ma la musica rappresenta il perno della mia personalità…”
Con l’Halleluja di Leonard Cohen, Laura Santambrogio (Ginger Lauren in arte) inizia la sua performance: “Un canto sussurrato nei confronti della vita che a volte ci mostra anche il suo lato più duro….” Il cerchio della vita, colonna sonora del cartone “Il re leone” e l’Ave Maria di Schubert nella versione moderna riscritta in chiave pop/black-music sono altri due brani che vengono eseguiti da questa brava artista.
Il Presentatore intervista Alessandra Ziccolella che racconta di se: “Ho solo una grande e forte passione, il canto. Fin da piccola ho amato cantare e sono cresciuta in una famiglia dove tutti adorano cantare. Il mio sogno è di riuscire a trasmettere quella emozione che sento dentro ogni volta che interpreto un brano”.
Quando nasce un amore di Anna Oxa, un inno a quell’amore incondizionato e spontaneo che accresce per una nuova vita che nasce …
Nel nome del Padre di Francesco Renga , la ricerca e l’avvicinamento attraverso la preghiera a Dio alleviano il peso di quando non si crede…
Alessandra Ziccolella esegue come terzo e ultimo brano Il mondo che vorrei di Laura Pausini, la speranza di avere un mondo migliore senza guerre, razzismo e persone che vivono in povertà …
Il concerto prosegue sotto l’attenta regia del Maestro Maniscalco …
… ed il pubblico rimane incantato dalla bravura degli ospiti di questa serata dedicata alla Fede e all’Amore.
Viene nuovamente invitata sul palco Ginger Lauren che esegue When you believe di M. Carey-W. Houston e Magnificat di Marco Frisina.
La serata si conclude con l’artista garbagnatese Adriano Formoso presente alla serata con la sua “FormoBand”.
E ti vengo a cercare di Franco Battiato e Il sogno di Maria di Frabrizio de André, sono i primi due brani che l’artista interpreta “alla Formoso” come lui stesso tiene a precisare …
Prosegue la sua performance eseguendo due suoi brani, Chissà s’esisto davvero, ispirato dall’idea che la ricerca di Dio è una necessità dell’essere umano per potersi identificare a livello essenziale, e Come un aquilone, immagini di vita terrena come un processo a termine che solo l’Amore e la Fede possono difendere dal trauma delle separazioni.
La serata giunge al termine e il presentatore chiama sul palco Don Claudio Galimberti che ringrazia il Direttore artistico, il Maestro Maniscalco per la stupenda serata musicale.
Tutto esaurito all’Auditorium San Luigi per il concerto di apertura del 5ª Festival della Fede 2017 “ Fede e Amore ” con un pubblico attento che ha manifestato il proprio consenso regalando calorosi e lunghi applausi ad ogni esecuzione.
La serata si conclude con la foto ricordo.
“ La dimensione culturale della fede è costitutiva della vita della comunità cristiana” (Card. Angelo Scola, “Educarsi al pensiero di Cristo”)
In esecuzione:
Billy swing (S. V. Maniscalco), registrazione analogica e strumenti digitali, orchestrazione, mixaggio a cura dell’Autore.